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Storia

Elaborazione di modelli 3D di siti di interesse culturale

Attraverso strumenti e metodologie di acquisizione di dati tridimensionali, sono stati elaborati modelli 3D a elevata risoluzione di alcuni monumenti situati nei comuni toccati dall’Itinerarium Antonini. Tra questi il Nuraghe Athethu, nel territorio di Orani, e la Necropoli di Domus de Janas di Maria Frunza a Nuoro.

Necropoli di Domus de Janas di Maria Frunza

Il sito: la necropoli di Domus de Janas di Maria Frunza

La necropoli ipogeica di Maria Frunza si trova sul versante occidentale del Monte Ortobene, nei pressi del centro urbano di Nuoro. È parte di un contesto più ampio di strutture funerarie preistoriche distribuite sui pendii dell’Ortobene: tombe rupestri, domus de janas e altri siti funerari si trovano anche nei versanti vicini (Borbore, Janna Bentosa, Su Cossu).
Si tratta di una necropoli di tombe ipogeiche del tipo domus de janas, databile al Neolitico Finale, con continuità d’uso nell’Eneolitico e nell’età del bronzo.
Il complesso è costituito da cinque tombe scavate nel granito, distribuite su livelli differenti lungo il pendio e immerse nella vegetazione, alcune delle quali incomplete o parzialmente distrutte.
La tomba I è la prima che si ritrova sul sentiero ed è una domus bicellulare, ovvero a due celle. Ha un ingresso rettangolare con cornice e un’anticella sub-rettangolare che conduce alla cella principale, con portello posto a circa 60-70 cm dal pavimento. Dal fondo della prima camera si accede alla seconda, di forma quasi rettangolare, attraverso un accesso rifinito da una doppia cornice scolpita, dove sono ancora evidenti poche tracce di ocra che doveva decorare le pareti.
La tomba II è la più complessa e rimaneggiata. L’ingresso sembra essere stato allargato e dava su uno spazio oggi distrutto. Dalla camera principale, caratterizzata da un pilastro centrale e da una nicchia, si accede ad altre due celle, una circolare e una ellittica, dal soffitto parzialmente crollato. L’ipogeo è stato riutilizzato in epoche successive come abitazione, riadattandolo con ampliamento dell’ingresso, aggiunta di fori per strutture lignee e con una scala d’accesso di tre gradini. All’interno sono presenti forti tracce di fuliggine.
La tomba III e la IV si trovano più in alto sul pendio. La tomba III è composta da tre ambienti, ha l’ingresso rifinito da una cornice e una risega per l’incasso del portello. La camera principale, di forma ellittica, mostra sulle pareti le tracce del picco da scavo. Dalla parete di fondo si accede a una seconda cella circolare e da quest’ultima alla terza di forma ellittica. La tomba IV non fu terminata: si realizzò soltanto l’ingresso quadrangolare ornato da una cornice.
Infine, la tomba V è la più alta e meno conservata, con parte dell’anticella e copertura crollate. Ha un accesso rettangolare con cornice in rilievo e due celle collegate di dimensioni modeste.
La necropoli non è scavata. Alcune tombe furono usate fino a metà del secolo scorso, come magazzini o abitazioni, da pastori, carbonai, sfollati in tempo di guerra. Sono evidenti modifiche funzionali come creazione di scale, ampliamento degli accessi, fori per l’incastro di mensole e persino tracce di un focolare/camino.
Lo stato di conservazione generale è buono; solo la tomba V è meno conservata a causa di importanti crolli.

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Bibliografia essenziale
Foschi Nieddu A., La tomba di Janna Ventosa. In: Settimana dei beni culturali: 10 anni di attività nel territorio della provincia di Nuoro, Nuoro, Ministero per i beni culturali e ambientali. Soprintendenza archeologica per le provincie di Sassari e Nuoro, Ufficio operativo di Nuoro, 1985, S. 35.
Lilliu G., La civiltà dei sardi. Dal Paleolitico all'età dei nuraghi, Torino 1988.
Lilliu G., Monumenti anti chi barbaricini, Sassari 1981.
Mele M. A., Archeologia in Barbagia, Nuoro 2014.
Sanna M., Nuoro Preistorica. Siti e percorsi archeologici del territorio di Nuoro, Archeoarci Nuoro, Nuoro 1997 3 4.
Taramelli A., Carte archeologiche della Sardegna, Sassari 1994.

Il lavoro dei ricercatori InnTerr presso la necropoli di Domus de Janas di Maria Frunza (periferia di Nuoro)

Il sito è stato scelto per lo stato di conservazione, per la sua rappresentatività e per la vicinanza al centro urbano, che lo rende valorizzabile.
Sono state rilevate due delle tombe ipogeiche che costituiscono la necropoli, facendone la scansione sia all’esterno sia nelle celle interne.

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Nuraghe Athethu

Il sito: il nuraghe Athethu

Il Nuraghe Athethu, conosciuto anche come Attetu o s’Atentu, sorge nel territorio di Orani, su un piccolo rilievo che domina il paesaggio circostante. La sua posizione, a circa 300 metri di altitudine, ne fa un punto di controllo naturale sulle vie di comunicazione interne, a testimonianza del ruolo strategico che questi monumenti ebbero nel popolamento nuragico della zona.
Si tratta di un nuraghe monotorre, costruito con grandi blocchi di trachite, accuratamente disposti a filari. L’ingresso, rivolto a sud e sormontato da un massiccio architrave, immette in un ambiente interno a tholos che si conserva ancora per oltre sette metri di altezza: una delle caratteristiche più notevoli del monumento. All’interno, sulla sinistra si apre una scala, ricavata nello spessore murario, che permetteva di raggiungere i livelli superiori, e sulla destra una grande nicchia di forma trapezoidale.
Attorno alla torre principale si distinguono i resti di alcune capanne e di un muro megalitico, tracce di un insediamento che completava il complesso. Questi indizi confermano come il nuraghe non fosse una struttura isolata, ma il fulcro di un piccolo villaggio.
L’importanza del Nuraghe Athethu risiede sia nel suo buon stato di conservazione, che consente di apprezzare la tecnica costruttiva nuragica, sia nella sua collocazione territoriale, che lo inserisce in una fitta rete di presidi monumentali della Barbagia.
Negli anni ’80-’90 la Soprintendenza Archeologica ha eseguito lavori di restauro e consolidamento della torre; inoltre interventi di tutela hanno evidenziato la presenza, nei dintorni, di una tomba di giganti, che amplia ulteriormente il quadro archeologico del sito.

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Bibliografia essenziale
Congiu, G., Nuove acquisizioni dal nuraghe Athethu, Orani. In M. A. Fadda (a cura di), Una Comunità Montana per la valorizzazione del Patrimonio Archeologico del Nuorese. Cagliari 2008, pp. 33–36
Moravetti A. (a cura di), La Sardegna Nuragica. Storia e monumenti, Edizioni Della Torre, Cagliari, 2003

Il lavoro dei ricercatori InnTerr presso il nuraghe Athethu

Il lavoro dei ricercatori è consistito nella scansione e nel rilievo della torre nuragica, sia all’esterno sia nelle parti interne, oltre che di una struttura circolare situata a breve distanza dal monumento e scavata.
Il sito è stato scelto per lo stato di conservazione del monumento, che preserva un buon alzato e la copertura a tholos della camera. Dopo aver scansionato l’esterno, girando attorno all’edificio in modo da poterlo coprire totalmente, si è proceduto all’interno rilevando, con l’aiuto di faretti, la camera principale e il vano scala, arrivando fino al piano superiore.

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Ricostruzioni grafiche di reperti archeologici

Attraverso strumenti e metodologie di acquisizione di dati tridimensionali, in particolare Laser Aided Profiler, sono state elaborate ricostruzioni grafiche di reperti archeologici ritrovati in uno dei siti dei territori attraversati dall’Itinerarium Antonini, il santuario nuragico di Abini a Teti.
I materiali provengono da alcune strutture accessorie del santuario, da livello datati al Bronzo Finale.



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Abini, struttura

Il lavoro dei ricercatori InnTerr

Il lavoro dei ricercatori è consistito nella scansione di 20 reperti ceramici ritrovati durante gli scavi nel santuario di Abini a Teti, in particolare nella struttura 4.
Si tratta di frammenti di ceramica classificabili in diverse forme aperte e chiuse.
La scansione dei reperti ha permesso di sostituire la misurazione e il disegno manuale dei materiali, ottenendo misure precise e una restituzione grafica dei frammenti di vasi con prospetto, sezioni e ricostruzione del diametro, che include inoltre il dettaglio fotografico della superficie.

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Ricostruzione 1: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato con orlo massiccio (n. inv.1024). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 2: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 1092). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 3: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 373-1). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 4: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 373-2). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 5: olla a orlo distinto
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo distinto dalla parete e svasato (n. inv. 373-2). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 6: scodella a orlo rientrante
Ricostruzione di frammento di scodella a orlo rientrante (n. inv. 727). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 7: olla
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla (n. inv. 858). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 8: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 861). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 9: olla
Frammento di parete di olla decorata da cordone (n. inv. 861-2). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 10: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 861-3). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 11: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 861-5). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 12: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 861-4). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 13: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 861-6). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 14: ansa
Ansa ad anello a gomito rovescio (n. inv. 862-3) di vaso non chiaramente definibile, presumibilmente olla. Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 15: olla a orlo distinto
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla a orlo distinto (n.inv. 882-2). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 16: ciotola carenata
Frammento di parete con orlo di ciotola carenata a orlo non distinto (n.inv. 960). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 17: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 988-1). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 18: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 995-1). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 19: olla ad orlo ingrossato
Ricostruzione di frammento di parete con orlo di olla ad orlo ingrossato (n.inv. 995-2). Datazione: Bronzo Finale.
Ricostruzione 20: scodella a orlo rientrante
Ricostruzione di frammento di scodella a orlo rientrante (n. inv. 1026) con tracce di attacco dell’ansa. Datazione: Bronzo Finale.

Letteratura e narrazioni audiovisive

Video

Itineraria

Un progetto fotografico dedicato all’esplorazione delle aree interne della Sardegna. Le immagini raccontano la vita quotidiana e i cambiamenti socio-economici del territorio, restituendo il legame profondo tra comunità e ambiente. Il foto saggio mostra come i luoghi, le persone e le pratiche custodiscano l’identità di un territorio, intrecciando passato, presente e futuro in un’unica narrazione visiva.

Retour - Itineraria

Attraverso frammenti visivi, Retour – Itineraria propone una narrazione evocativa dell’entroterra sardo e si configura come un prosieguo immaginario del documentario Itineraria. Dettagli di paesi e paesaggi compongono un racconto per immagini, senza voce né parole. Un’esplorazione sensibile del territorio, tra documentazione e suggestione.

InnTerr & Cinestesia

Nel corso della primavera del 2023 si è realizzata una collaborazione fra il progetto InnTerr e il progetto “Cinestesia: suoni, visioni e storie del nord e del centro Sardegna. Percorsi di educazione al cinema e racconto del territorio: dal videoclip al videopodcast”. Il progetto “Cinestesia” (Responsabile Scientifica: dott.ssa Giulia Simi) è nato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promossa da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito. Ha coinvolto 9 scuole di ogni ordine e grado al fine di raccontare il territorio compreso nella Sardegna nord-occidentale e centrale attraverso l’audiovisivo e ha portato alla realizzazione di brevi cortometraggi, realizzati dagli studenti e dalle studentesse sotto la guida di formatrici e formatori esperti. Data la forte sinergia fra i due progetti dal punto di vista del focus comune sulle narrazioni del territorio sardo a cavallo fra parola e immagine in movimento, la collaborazione ha portato, in particolare, a una riflessione intorno all’individuazione di itinerari tematici che intersechino parola letteraria e audiovisivo.

Alcuni dei lavori realizzati da studenti e studentesse hanno interessato anche comuni appartenenti all’area di ricerca di InnTerr, in particolare: Aritzo, Atzara, Meana Sardo, Sorgono, Tonara, Teti.

  • Ispasulè: tra leggenda e realtà”, realizzato dalla 4A del Liceo Scientifico F.lli Costa Azara – Sorgono (Sorgono, Atzara, Tonara);
  • Tessiture di confine”, realizzato dalla 4B del Liceo Scientifico F.lli Costa Azara – Sorgono (Aritzo, Sorgono, Meana Sardo);
  • A Tonara”, realizzato dalla 3A dell’ITI Gramsci di Tonara (Tonara);
  • Màscaras de Mesania”, realizzato dalla 3B del Liceo Scientifico F.lli Costa Azara – Sorgono (Meana Sardo, Sorgono e Teti).

È in particolare a partire da questi quattro lavori che sono state organizzate due giornate studi di scambio fra il progetto “Cinestesia” e il progetto “InnTerr”:

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Ispasulè: tra leggenda e realtà

Realizzato dalla 4A del Liceo Scientifico F.lli Costa Azara – Sorgono (Sorgono, Atzara, Tonara)

Tessiture di confine

Realizzato dalla 4B del Liceo Scientifico F.lli Costa Azara – Sorgono (Aritzo, Sorgono, Meana Sardo)

A Tonara

Realizzato dalla 3A dell’ITI Gramsci di Tonara (Tonara)

Màscaras de Mesania

Realizzato dalla 3B del Liceo Scientifico F.lli Costa Azara – Sorgono (Meana Sardo, Sorgono e Teti)
InnTerr & Tessere Storie
Progetti di festival letterari e percorsi multimediali nel nuorese

La raccolta di presentazioni “Tessere Storie” è l’esito del corso in Letterature Comparate che si è tenuto nell’A.A. 2023/2024 nella sede di Nuoro, all’interno del corso di laurea in Progettazione, Gestione e Promozione turistica di Itinerari della cultura e dell’Ambiente (Dumas-Uniss), in sinergia con gli obiettivi del progetto InnTerr.

Il corso si è concentrato sulle forme del turismo letterario e della letteratura site-specific, riflettendo sul rapporto fra letteratura e spazio e sull’interazione fra testi finzionali/non finzionali e paesaggi immaginari/reali.

Stimolate dalle attività svolte in aula, le studentesse del corso, Alessia Cirillo, Caterina Corrias, Maria Antonietta Maccioni e Rrezearta Simtciu, hanno successivamente articolato alcuni progetti per potenziali festival letterari (immaginando anche possibili partner) e percorsi multimediali futuri in paesi appartenenti (Orani, Nuoro) o limitrofi (Orgosolo, Gairo) all’area di interesse del progetto InnTerr. Qui accanto, nell’area download, vengono presentati  in forma di pitch work, a seguito della supervisione della docente, Beatrice Seligardi.